Un italiano su due al mare si scotta. Perché usa filtri troppo bassi, spalma la crema in modo sbagliato o si espone in orari off-limits. Eppure avere un’abbronzatura sana e dorata è possibile. Con un programma beach su misura, dall’alba al tramonto.
Curare il viso - Ore 9 Piccolo test prima di uscire di casa: scommettiamo che avete pensato alla protezione, ma non all’antiossidante? «Per difendersi dai raggi Uv non basta solo il filtro solare: per il viso ci vuole anche un fluido contro i radicali liberi» spiega la dermatologa Magda Belmontesi.
Proprio come fa la nostra “modella” Barbara che, anche d’estate, non rinuncia al siero anti-age. Poi si può passare al solare da applicare almeno 20 minuti prima di prendere il sole. Secondo una ricerca Vichy, moltissime persone utilizzano poca crema e la stendono male. Così l’azienda francese ha ideato una tecnica di auto-applicazione: se per una copertura ottimale del viso ci vogliono 5 fiocchi di crema, sul décolleté ne serviranno 8, da spalmare dal centro verso l’esterno.
Fare jogging in spiaggia - Ore 9.30 L’abitudine di Barbara di correre o passeggiare 45 minuti in riva al mare è ottima per il fisico, ma per la pelle è quasi meglio di un lifting. «Al mattino, infatti, l’aria è più ricca di ossigeno, sali minerali e ioni» spiega Umberto Solimene, bioclimatologo dell’Università di Milano. «Quest’aerosol fa bene alla pelle e la stimola a rinnovarsi. Basta respirare profondamente, dove le onde si infrangono, per garantirsi tutti i benefici».
Fare jogging in spiaggia - Ore 9.30 L’abitudine di Barbara di correre o passeggiare 45 minuti in riva al mare è ottima per il fisico, ma per la pelle è quasi meglio di un lifting. «Al mattino, infatti, l’aria è più ricca di ossigeno, sali minerali e ioni» spiega Umberto Solimene, bioclimatologo dell’Università di Milano. «Quest’aerosol fa bene alla pelle e la stimola a rinnovarsi. Basta respirare profondamente, dove le onde si infrangono, per garantirsi tutti i benefici».
Stretching in spiaggia - Ore 10 Un po’ di stretching aiuta a rendere i muscoli più flessibili eprepara il fisico alla nuotata. La sabbia, poi, è il terreno ideale per questa attività perché asseconda dolcemente il corpo. «Fra le posizioni classiche: in piedi con le gambe divaricate piegatevi fino a toccare le caviglie. Oppure sedute, braccia in alto, gambe tese e divaricate, flettetevi su un lato in modo da afferrare un piede. Ripetete sull’altro lato» dice la personal trainer Viviana Ghizzardi.
Dieta per abbronzarsi - Ore 10.30 Dai raggi Uv ci si difende anche con i cibi giusti. «Uno spuntino a base di frutti di bosco a metà mattina è un’ottima protezione» spiega lanutrizionista Sara Farnetti. «I colori di mirtilli, lamponi e ribes sono dovuti a sostanze come carotenoidi, proantocianine e acido ellagico che hanno proprietà antiossidanti utili a contrastare l’invecchiamento della pelle».
Abbronzatura: i solari giusti - Ore 11 Il solare, anche quello per i capelli, va riapplicato dopo ogni bagno e almeno ogni due ore perché perde efficacia. «Mentre prendete il sole, vaporizzate su viso e corpo anche dell’acqua termale per difendervi dai raggi infrarossi che surriscaldano la pelle e danneggiano i capillari. E ricordatevi di schermare il contorno occhi e labbra» dice la dermatologa Belmontesi.
Sport e giochi al mare - Ore 15 Il sole è ancora alto e fare la lucertola non è consigliabile. «Un’abbronzatura omogenea e luminosa non si acquista stando fermi. Nelle ore calde della giornata è meglio muoversi spesso per evitare che il sole colpisca sempre le stesse zone» dice la dermatologa Magda Belmontesi. Così si abbronzano anche le parti più “in ombra”. Sì quindi a un po’ di sport, ma senza grandi sforzi. Perfette le discipline da spiaggia come i racchettoni. «Mi piacerebbe saper giocare con mio figlio Nicolò, di 6 anni. Ma sono una frana!» scherza la nostra Barbara.